È stata un’edizione di Pitti Uomo davvero incredibile per Cuoio di Toscana, quella andata in scena a Firenze dall’11 al 14 giugno 2024.
In primis da citare la collaborazione del Consorzio con la designer francese Marine Serre, Guest Designer della kermesse che è stato supportata realizzando uno speciale prodotto in pelle per la sua sfilata. Gli inviti al fashion show dell’acclamata stilista sono stati trasformati in splendide cover per passaporti, nate naturalmente dall’unione delle anime green dei due marchi. Un progetto reso possibile grazie alla costante collaborazione con Pitti Immagine, al fianco di Cuoio di Toscana da diverse stagioni e che ha permesso di coniugare arte, artigianato e avanguardia, in un connubio di etica e funzionalità.

Tra le altre iniziative, Cuoio di Toscana si è legato a doppio filo all’impegno sostenibile supportando l’ottava edizione di S|Style, progetto espositivo di Fondazione Pitti Discovery, curato dalla fashion journalist Giorgia Cantarini e in partnership esclusiva con Kering Material Innovation Lab (Kering MIL). S|Style, nato nel 2020 in piena pandemia, ha come obiettivo la valorizzazione di una generazione di fashion designer internazionali con una solida cultura della responsabilità alle spalle. Riuscendo a creare negli anni una vera e propria vetrina di brand selezionati che si stanno interrogando sulla trasformazione sociale e ambientale in corso. Il consorzio ha fornito le sue calzature ai talenti protagonisti per la creazione delle calzature.

Infine il Consorzio è tornato al centro della scena con l’installazione Infinity Mirror a Palazzo Borghese a Firenze, dedicata alla special edition argentata dell’iconico mocassino caratterizzato dalla Green Sole, manifesto dei valori sostenibili del Consorzio. Un progetto concettuale e immersivo che vuole raccontare il modus operandi dell’azienda non impattante sul pianeta, con una proiezione infinita della scarpa attraverso superfici specchiate. Così come lo specchio inserito in un ambiente proietta ciò che lo circonda senza modificarlo, allo stesso modo Cuoio di Toscana recuperando la materia prima dallo scarto alimentare riesce a reintrodurla nel mercato, dopo una lavorazione della concia vegetale in vasca, offrendo un prodotto attento all’ambiente.
 
Durante la serata Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato Pitti Immagine, ha introdotto lo studio “L’anno che verrà. Spunti sull’evoluzione dell’artigianato di lusso”, con la partecipazione di Carmelo Carbotti, responsabile ufficio studi di Banca Ifis, Diego Dolcini, designer, e Fabiana Giacomotti, storica del costume e curatrice de “Il Foglio della Moda”. L’analisi farà luce sull’evoluzione dell’artigianato di lusso, tema che si lega a doppio filo al Made in Italy e alla volontà di preservare il saper fare italiano di Cuoio di Toscana.
 
Sul palco è salito infine anche Valerio Ponti, Presidente dell’Associazione Italiana Podologi, con la quale il Consorzio ha iniziato una partnership a partire dallo scorso gennaio. Il dialogo tra le parti ha come obiettivo la diffusione delle proprietà naturali del cuoio conciato al vegetale e delle qualità benefiche per il corpo in termini di traspirazione e microcircolo.